Sintomi generalizzati o sistemici

Le manifestazioni cliniche generali comprendono:

Disturbi del comportamento

La più frequente tra queste riguarda il rallentamento psicomotorio: i pazienti possono presentare labilità emozionale, indifferenza nei rapporti sociali, dimenticanze e consapevolezze erronee, e generale riduzione del proprio spettro di attività mentali. Un franco stato confusionale o un deterioramento cognitivo sono generalmente tardivi e possono accompagnarsi a sintomi focali mentre le alterazioni dello stato di coscienza possono condurre dal sopore al coma. I pazienti possono soffrire di disturbi dell’interazione sociale presentando aspetto trascurato, inadeguatezza, riduzione delle inibizioni e generale apatia. Le alterazioni della personalità vengono spesso descritte come calo del tono dell’umore o depressione, ipomania o euforia, atteggiamenti impulsivi e labilità.

Disturbi del sonno

I pazienti possono dormire per lunghi periodi, non riuscendo più a portare a termine le proprie attività quotidiane senza periodi di sonno giornaliero; altri possono manifestare insonnia o risvegli precoci.

Cefalea

La cefalea è un sintomo che si presenta in circa il 50% dei pazienti con un tumore cerebrale e che può originare dalla trazione delle meningi cerebrali. La sua severità dipende dal volume del tumore, dalla rapidità con cui tale trazione si realizza e dalle sue caratteristiche.
La cefalea da tumore cerebrale è classicamente descritta come severa e prevalente al mattino ma di fatto i pazienti possono presentare cefalea in qualsiasi altro momento della giornata. Il sintomo è spesso descritto come intermittente, sordo e gravativo a differenza del tipico dolore pulsante emicranico. Spesso è aggravato dalle manovre che aumentano la pressione intracranica come la tosse, il pianto, gli sforzi e spesso peggiora con i passaggi posturali.

Nausea/vomito

Papilledema

Il papilledema è un segno di aumento della pressione intracranica, dovuta alla crescita del tumore, ed è presente nel 20% dei casi di tumore cerebrale generalmente di elevato volume. E’ il rigonfiamento edematoso della papilla ottica all’estremo prossimale del nervo ottico con ingorgo delle vene retiniche. Si può associare ad emorragie nel contesto del nervo o della retina adiacente.
In passato la percentuale di tumori diagnosticati per la presenza di papilledema era molto superiore. Tale differenza è verosimilmente dovuta alla diagnosi più precoce di malattia, all’utilizzo degli steroidi nel trattamento dell’edema, ad un miglior controllo dell’ipertensione intracranica ed all’utilizzo di terapie antitumorali specifiche.