Sintomi focali

Le manifestazioni cliniche focali dei tumori intracranici variano in base alla sede della lesione ed alle aree cerebrali coinvolte.

Crisi epilettiche focali

Possono essere determinate dall’infiltrazione tumorale della corteccia del cervello: una crisi motoria che interessa gli arti di un solo lato (jacksoniana) è più frequente nei tumori che colpiscono il lobo frontale, mentre le crisi parziali complesse psicomotorie sono più frequentemente in rapporto a tumori del lobo temporale.

Compromissione della vista

L’interessamento dell’apparato visivo, dall’occhio alla corteccia occipitale o dei nervi dell’oculomozione possono provocare diversi tipi di disturbi. I sintomi più comuni sono rappresentati dalla visione doppia (diplopia), difficoltà di percepire i piccoli dettagli di un oggetto ad una determinata distanza (la riduzione dell’acuità visiva) e le alterazioni del campo visivo.

Lesioni occipitali possono provocare deficit del campo visivo (emianopsie o quadrantopsie omonime). Se il tumore è localizzato nella regione sellare può comprimere il chiasma ottico causando una restrizione periferica del campo visivo (emianopsia bitemporale). Neoplasie del basicranio che coinvolgono i nervi dell’oculomozione possono provocare anomalie pupillari, visione doppia e strabismi.

Compromissione dell’udito

Può manifestarsi un calo dell’udito o tinnito, associandosi talvolta a vertigini. Essa è più frequente nei tumori che coinvolgono il nervo acustico-vestibolare o nei casi di diffusione di cellule neoplastiche nel liquido cerebrale (carcinomatosi meningea).

Disturbi del linguaggio

Includono compromissione della produzione e della comprensione verbale e possono essere transitori o progressivi fino a portare allafasia (incapacità di comprendere o di parlare). In genere i tumori che coinvolgono la regione postero inferiore del lobo frontale determinano afasia espressiva (perdita della capacità di produrre frasi di senso compiuto con comprensione conservata), mentre quelli che interessano la regione parietale o temporale posteriore possono causare afasia mista espressiva/sensitiva. Anche la disartria è considerata un disturbo del linguaggio essendo associata ad un’alterazione dell’articolazione della parola, come accade in alcuni tumori che interessano il lobo frontale o la fossa posteriore (parola scandita, tipica dei tumori cerebellari).

Disturbi motori

Includono diminuzione della forza, tremore, alterazioni di postura e coordinazione. Tumori emisferici sottocorticali possono provocare paresi (diminuzione della forza) di un segmento corporeo controlaterale (dal lato opposto rispetto alla lesione), ipertono ed iperreflessia (aumento del tono e dei riflessi). Tumori in fossa cranica posteriore possono provocare paresi e incoordinazione motoria. Quest’ultimo è il caso dei tumori cerebellari che oltre all’incoordinazione motoria possono associarsi a difficoltà nella deambulazione, dismetria e ipotono (riduzione del tono).

Disturbi sensitivi

Includono parestesie come il formicolio, senso di intorpidimento o sensazione di dolore o bruciore al tatto e implicano una lesione emisferica o in fossa cranica posteriore. Tumori corticali, in genere nel lobo parietale possono provocare disturbi propriocettivi o della discriminazione sensoriale come la grafestesia (capacità di riconoscere lettere, numeri e figure rappresentate sulla cute).

Disturbi della deambulazione

Possono associarsi a diminuzione della forza, incoordinazione, disturbi sensitivi e includono cadute e atassia (incoordinazione motoria nella marcia). L’atassia può essere determinata da tumori della fossa cranica posteriore o talvolta nei lobi frontali.

Anosmia

Perdita totale della capacità di percepire gli odori. Può essere dovuto a meningiomi della fossa cranica anteriore che comprimono i tratti olfattori, porzione di nervo adibita a tale funzione.

Urgenza urinaria

Si associa frequentemente a tumori bifrontali.

Disturbi neuroendocrini/ormonali

Si associano frequentemente a tumori ipofisari o pineali.