Il megafono è uno strumento che simbolicamente rappresenta la volontà di trasmettere informazioni a molte persone. Chi lo utilizza considera fondamentale il contenuto dei propri messaggi, ininfluente l’opinione del pubblico e giustificato l’utilizzo di un amplificatore acustico per imporre il proprio pensiero. Metaforicamente ritroviamo il megafono in ogni contesto in cui si desidera evidenziare ad ignoti destinatari l’importanza di un determinato messaggio.

Il megafono asseconda, inoltre, le esigenze di un pubblico pigro nella ricerca di una propria identità e felice di rispecchiarsi in contenuti pre-confezionati ed offerti senza fatica da un ente esterno.

In questo contesto si configurano le principali modalità di informazione utilizzate in ogni epoca per dettare la linea di pensiero dei popoli, indotti o costretti con la forza a seguire i dettami del “megafono”. Ne consegue la risoluzione di qualsiasi controversia attraverso l’imposizione di una voce piuttosto che mediante la condivisione dei contenuti. Quando l’unico “urlo” diviene di predominio pubblico vengono calpestate tute le opinioni silenziose ed i bisogni di chi non dispone di megafoni o rifiuta l’utilizzo di tali strumenti per rendere manifesta la propria posizione.

La “malattia” sembra seguire le stesse regole imposte dalla società. Il malato che non è in grado di manifestare le proprie sofferenze scompare e diventa quasi “invisibile” in un contesto pronto ad assecondare prevalentemente chi può disporre di un “megafono”.

Riuscire a comprendere un malato “invisibile” è spesso difficile, ma di fondamentale importanza per rispondere a quei bisogni che non possono essere manifestati.

Tale esigenza risulta ancor più evidente quando si considerano le logiche economiche e sociali che talvolta inducono a convogliare tutte le attenzioni e le risorse sui malati più visibili, piuttosto che sulle malattie più invalidanti.

Con questa riflessione AIRNO desidera augurare giorni sereni a tutte quelle famiglie che, senza megafono, affrontano con coraggio e consapevolezza malattie “invisibili”, spesso senza la dovuta assistenza di cui avrebbero bisogno.


Disegno del Maestro Gianpietro Del Bono
Tratto da “Aspetti Neuropsicologici in Neuro-Oncologia” – Minerva Medica

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