La Poesia! Nel mese di Marzo il giorno 21 è a Lei dedicato. Ogni giorno della nostra vita Lei ci dedica la sua presenza. Perché poesia non è solo quella che leggiamo, scriviamo o ascoltiamo in una canzone oppure in un recital, quella imparata a scuola, quella in cui ci ritroviamo per un istante prima di tornare ai calcoli del quotidiano. La poesia è il profumo del caffè che ci accoglie al mattino, il parlottare degli uccelli tra albero ed albero, le ruote delle auto sull’asfalto bagnato mentre aspettiamo il bus in una sera di fine estate, l’arcobaleno in una pozzanghera, il treno che rallenta nella prossimità di una stazione non nostra suggerendoci racconti…

Consapevoli o no, viviamo nella densità di una materia leggera: la poesia.

Per celebrare con Voi questa giornata importante ho scelto alcune liriche di poetesse note e meno note, ma significative nel panorama contemporaneo del nostro territorio, un omaggio alle donne per ricordare anche l’8 marzo. Non si dispiacciano gli amici poeti, mi farò perdonare.

Per la poesia figurativa ho chiesto ad alcuni Artisti le immagini di una delle loro opere, un piccolo assaggio del loro mondo che scopriremo più avanti.

Buona Lettura!

Simonetta Fantoni – Atelier Spazio Arte

Elena Bonassi puzzle: Aquilone tra le nubi (ceramica)
Nella cassetta d’ebano – Emily Dickinson

Nella cassetta d’ebano, passati molti anni,

guardare con sospetto,

scostando la vellutata polvere

che le estati vi sparsero.

E reggere una lettera alla luce

ormai ingiallita dal tempo

e compitare le sillabe sbiadite

che come vino ci esaltavano!

Forse, fra i suoi tesori ritrovare

qualche sgualcito petalo di un fiore,

che fu raccolto in un lontano mattino

da un’intrepida mano, ormai consunta.

Una ciocca tagliata da una fronte

che la nostra costanza ormai dimentica,

e forse qualche ninnolo antiquato

in una foggia che non si usa più.

E poi riporre tutto, silenziosi,

e andar pei fatti nostri

come se quella cassettina d’ebano

più non ci appartenesse.

Luisa Valenti: 33 sirene (China)
Sono nata il ventuno a primavera – Alda Merini
Da “Vuoto d’amore” 

Sono nata il ventuno a primavera

ma non sapevo che nascere folle,

aprire le zolle

potesse scatenar tempesta.

Così Prosperina lieve

vede piovere sulle erbe,

sui grossi frumenti gentili

e piange sempre la sera.

Forse è la sua preghiera.

Remo Bresciani Despina, la città invisibile. La città delle illusioni ottiche, vista dal deserto sembra una nave, vista dal mare sembra un cammello. Prende la forma del desiderio di chi la guarda.
Poesia di Valeria Raimondi
Da “Maternità Marina” – AA.VV. a cura di Valeria Bianchi e Silvia Rosa ed. Terra d’ulivi, 2020

Talvolta mi nascondo dentro il sonno
nell’umida gestazione dei raccolti
e lì sei tu che vieni ad incontrarmi
per nominare uno ad uno i miei dolori.

Ma se ti assenti sono io che spero
si rinnovi la grazia del miracolo:
veder crescere i figli
cadere le foglie
generarsi la materia

sebbene si sappia lo sbriciolarsi
delle ossa e della terra
l’indifferenza eterna delle acque
l’estinzione necessaria di ogni specie.

Ma non finisce ancora il gioco di cercarsi
di covare uova d’altre negli specchi
per generare un seme tutto da nutrire
un desiderio nella spinta che poi implode
al primo battito di luce del mattino.

Sei tu che ancora torni a riva
a rammentarmi che non siamo niente
ma che in quest’onda tuttavia perdura
qualcosa che somiglia a una creazione.

Pilar Dominguez: Omaggio a Magritte (ceramica raku)
Abito le parole – Daniela Dante
Dalla raccolta “Kanaga” prima edizione, poesia terza classificata

Abito le parole

respiro i silenzi

danno un senso

a quello che sta oltre,

tra una parola e l’altra,

aria.

-La donna guarda i piccioni

sorride,

il mio cuore è rugiada

pioggia dentro-

Abito le parole:

consolazione, abbraccio

terra fertile,

vesto le parole:

fuga, restare

finito, infinito.

-Un uomo

mette fiori sulla tomba

d’un figlio non suo

lì, accanto al suo-

Abito le parole,

ne faccio parte:

cura, tenerezza

umanità,

scrivo per vivere

per non scordare.

Paola Pezzotta: Storie di Sirene (Tecnica mista acquarello, grafite e digitale)
Autunno, poesia inedita – Valbona Jakova

Spogliavano il tronco,

come le concubine

davanti a Re Sole, le foglie

della foresta, e lasciavano cadere

per terra i loro veli, che in autunno

si confondevano velocemente

con i rari colori del  tramonto.

Al crepuscolo, veli e foglie stese,

diventavano tutte nero tappeto

aspettando il tuo passo audace.

Ti aveva strappato l’ombelico

uno spirito, e tu forse non lo sapevi

che aveva piantato i tuoi occhi

in ogni foglia caduta, in ogni tronco

della foresta, in ogni crepuscolo,

in ogni velo trasparente e ti chiamava

per vedere nuove apparizioni

spogliarsi nude,

a volte chimere gemelle,

e trapiantarle

in sagome di una tua memoria

che rimaneva nell’oggi, sempre,

come un’infanzia che non passa mai.

Così tu non sapevi passeggiare

nei giardini dello spirito,

non sapevi attraversare

i sentieri dell’anima,

non sapevi contare i passi

dell’attesa,

tu non sapevi respirare

l’unico fiato della montagna,

consacrata al vento,

tu non sapevi baciare il suo collo

scoperto al sole,

tu non volevi accarezzare la chioma

dei suoi pini.

Ti spaventava la secolare incendiaria

veemenza…

Tu ti specchiavi solo

nello specchio seducente

delle casuali parole voragini,

buie…

belle come la notte!

Opera di Gianpietro Del Bono
Poesia – Simonetta Fantoni
Da “A mani nude”

Ritrovarsi

nell’esatto punto

del foglio

dove precipita la tenebra

e si gonfia di sangue

la parola.

Io e te

solitudini incompiute.

Misteriose a noi

eppure

sorelle.

Ombre Svelate ringrazia sentitamente le Poetesse per il loro prezioso contributo.

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