Coltivare il positivo

Gli schemi pessimistici determinano ansia e senso di impotenza, scoraggiamento, abbattimento. Tutte le persone prima o poi ne sviluppano qualcuno, sebbene alcune situazioni della vita ne favoriscano la comparsa; la cosa importante è accorgersene per riuscire a trovare una soluzione.

A causa delle distorsioni cognitive, la nostra mente genera pensieri negativi relativamente a una serie di circostanze. Nel paziente neuro-oncologico, i pensieri relativi alla malattia, alle cure necessarie, alle conseguenze sulla propria vita, quando subiscono l’effetto di questo processo mentale, portano a prefigurarsi scenari che saranno inevitabilmente tragici. Ad esempio, pensando alle proprie condizioni di salute potrebbero prendere forma del tutto spontaneamente immagini mentali di situazioni in cui si prova imbarazzo o vergogna, in cui non ci si sentirà forti o all’altezza, in cui ci si sentirà sopraffatti dai propri pensieri e dalle proprie emozioni. La prima cosa da fare consiste proprio nel contrastare questa tendenza a generare scenari catastrofici poiché, senza accorgersene, queste immagini potrebbero diventare così persistenti e durature da essere accettate dal paziente, fino ad arrivare a convincerlo che siano la realtà, invece che solamente idee. In questo modo, sarà piuttosto probabile che, quando si verificherà una situazione simile a quella prefigurata dal paziente, l’ansia e l’insicurezza finiscano per far accadere proprio quello che il paziente voleva evitare.

Inoltre, gli schemi mentali negativi e depressogeni agiscono facendoci percepire in maniera peggiore anche le intenzioni e i sentimenti altrui nei nostri confronti. Sarà pertanto più alta la probabilità di interpretare erroneamente reazioni e comportamenti innocenti e benevoli degli altri, e conseguentemente prendere decisioni determinanti sulla base delle nostre impressioni non verificate.

L’ottimismo di cui si è parlato non è certo indossare delle lenti per vedere il mondo tinto di rosa o cercare di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Queste affermazioni banali di ottimismo irragionevole possono essere molto irritanti, soprattutto in momenti delicati come quelli che vivono i pazienti neuro-oncologici.

Complessivamente, coltivare una prospettiva ottimistica del futuro – anche quando ciò sembra impossibile – ha consentito a molti di sopravvivere psicologicamente nel mezzo delle avversità. La ricerca psicologica ha dimostrato che il rapporto tra vantaggi e svantaggi di un atteggiamento ottimista è sicuramente più favorevole rispetto a quello che caratterizza un atteggiamento pessimista.

La consapevolezza dell’esistenza del dolore nella vita umana è sicuramente il punto di partenza per accettarlo, anche con un atteggiamento compassionevole verso sé stessi e gli altri. Tuttavia, bisogna evitare di indugiare nella sofferenza data dai pensieri pessimistici e dagli altri fattori dell’inflessibilità psicologica; al contrario è necessario cercare di prendere contatto con il qui ed ora, assaporando emozioni positive e rivolgendo le nostre energie con slancio e speranza nella direzione di ciò che rende la nostra vita degna di essere vissuta. Una possibile soluzione a questa problematica consiste nell’imparare ad essere più soddisfatti della propria vita; notare e coltivare le emozioni positive; potenziare l’ottimismo (ma non l’ottimismo irrealistico), l’autoefficacia, la speranza, la resilienza.

Quando una persona si rende conto della propria tendenza ad immaginare scenari negativi, si rende anche conto di come le intenzioni e i sentimenti altrui nei suoi confronti a volte siano erroneamente percepiti in modo negativo.

Dal momento che certi schemi pessimistici ci fanno percepire una situazione peggiore di quanto non sia in realtà, esiste sempre la possibilità che le cose vadano meglio.

Per riuscire ad interrompere i pensieri negativi e il conseguente circolo vizioso, possono essere utilizzate diverse strategie, ad esempio, scrivere alcune riflessioni riguardanti gli aspetti positivi di se stessi e della propria vita, in modo da favorire pensieri positivi che contrastino gli schemi pessimistici.