Ombre Svelate è lieta di ospitare il racconto di Maria Battista, la storica Ortolana di Isernia, esempio di come una Passione coltivata negli anni possa rappresentare un’inesauribile fonte di energia per il vivere quotidiano.

Si avvicina ai 96 anni il prossimo mese di giugno, Maria Battista, la nonnina di Isernia, un’instancabile lavoratrice molto conosciuta in città.

E’ la storica ortolana di Isernia che a dispetto della sua età continua a mostrare una forte passione per la coltivazione della Cipolla di Isernia, la regina indiscussa della tradizionale fiera che si tiene ogni anno il 28 e 29 giugno e si rinnova grazie alla tenacia ed alla costanza degli agricoltori locali. Sono proprio loro, nonostante un numero sempre più esiguo ed un’età che avanza, ad ergersi a baluardo del prodotto tipico di Isernia ed è proprio Maria Battista il simbolo dell’impegno che viene profuso con orgoglio tutti gli anni da intere generazioni.

Ogni anno l’amata nonnina si siede nel centro storico e tra una chiacchiere e l’altra vende i suoi ortaggi.

Le migliori verdure di stagione, come ribadisce ogni volta.

È un’istituzione per gli isernini che la vedono lì da anni. Alla fiera delle cipolle è una presenza fissa, un punto di riferimento per tutti.

È una delle poche ortolane rimaste a Isernia. Ma di lasciare il suo lavoro – anzi, la passione di una vita – proprio non ne vuole sapere, nonostante i requisiti per la pensione li abbia maturati quando ancora l’avrebbe ricevuta con le vecchie lire. Ebbene, sì: con i suoi quasi 96 anni sulle spalle, ogni giorno Maria Battista si prende cura di quegli ortaggi che ogni settimana vende al mercato. E lo fa sempre con lo stesso entusiasmo.

L’idea di godersi la pensione – come detto – non la sfiora nemmeno. Quel lavoro è tutto per lei, è la sua fonte primaria di felicità.

Per la signora Maria la vita non è stata affatto una passeggiata. Rimasta vedova a 46 anni, è riuscita a trovare il tempo per lavorare e crescere i suoi figli, ai quali non ha fatto mai mancare nulla, rendendoli per sempre fieri della loro mamma. Ancora prima il destino l’ha messa di fronte a una delle pagine più tragiche della storia di Isernia: è infatti scampata per miracolo al bombardamento del 10 settembre del ’43 (Commemorazione bombardamento Città di Isernia).

Le pagine dei giornali sono piene di racconti che la vedono protagonista. Il tragico evento che travolse la città non fu in grado di scalfire l’animo fiero e combattivo di Maria. Da quelle macerie, infatti, seppe rinascere e trovare nuova linfa per dare un futuro alla generazioni che oggi le devono la vita.

Madre esemplare e grande lavoratrice, nel corso degli anni ha sempre affrontato le difficoltà della vita con gioia e determinazione, non facendo mancare mezzi e affetto ai suoi figli, pur perdendo il marito in giovane età.

L’eterna ricerca della felicità può non trovare mai fine, se perseguita senza obiettivi consoni al nostro essere umani. La strada che ci mostra Maria appare semplice, anche se piena di insidie. Vederla sorridente e fiera con i frutti del Suo orto deve ricordarci che per essere davvero felici è fondamentale coltivare le proprie passioni per tutta la vita.

Ombre Svelate ringrazia sentitamente Livia Garofalo di Press Molise Lazio per la storia di Maria e Carmelo di Pilla per il contributo fotografico

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