Ombre Svelate ha il grande piacere di presentarvi l’intervista al Maestro Nicolò De Maria, Compositore della Colonna Sonora di AIRNO “Wind in The Soul”

Buongiorno Maestro! Innanzitutto vogliamo ringraziarLa per aver accettato il nostro invito. Per  prima cosa vorremmo chiederle qualcosa di Lei.

Ringrazio Voi per avermi dato l’opportunità di contribuire allo sviluppo della ricerca in ambito  neuro-oncologico. Sono felice di aver composto il brano “Wind in The Soul” poiché ritengo che l’arte e, in particolare, i suoni abbiano il potere di supportare, amplificare, motivare l’impulso a compiere un’azione utile per la comunità.

Sono un pianista, maestro di pianoforte, autore del libro “Il pianista e la paura del pubblico” e del  blog per pianisti nicolodemaria.com, padre di una bellissima bambina di nome Anna.

Nicolò De Maria, Pianista Classico, Maestro di Pianoforte

Come è nata la passione per la musica?

La mia passione per la musica è nata quando ero molto piccolo. Ricordo che all’età di quattro anni ricevetti in regalo dei “bonghetti” dai quali non riuscivo a staccarmi, li suonavo ogni qualvolta  sentivo della musica in casa. A sei anni iniziai a strimpellare come potevo i primi accordi con la chitarra e a sette non vedevo l’ora di presentarmi alla prima lezione di quello strumento che allora riuscivo a malapena a tenere fra le braccia.

Nel frattempo, ricordo che amavo ascoltare i brani che passavano in radio, registrarli nelle vecchie cassette ed estrapolarne gli accordi ad orecchio. Per me era un gioco che mi divertiva molto, e lo facevo in modo del tutto naturale. Poco dopo, scoprii le sonorità ammalianti, sia dolci che potenti del pianoforte che avevo in casa e che mio padre di tanto in tanto si dilettava a suonare. Da allora scoprii che sarebbe stato il mio strumento. A circa dieci anni iniziai a frequentare il mio primo maestro di pianoforte, e così… pian piano eccomi qua.

Quali sono le sue più grandi fonti di ispirazione?

Questa è una domanda che mi richiede non poco sforzo. Da ragazzino ricordo che mi innamorai dei concerti per pianoforte e orchestra di Rachmaninov, in particolare del secondo in Do minore, op. 18. Ma anche di alcuni notturni e studi di Chopin (ad esempio l’opera 10 n. 3 in Mi maggiore). Certamente sono stati e sempre saranno di ispirazione i grandi compositori che la storia della musica ci ha regalato.

Tuttavia, vorrei porre l’accento su alcuni pianisti contemporanei che  riescono a cambiare qualcosa in me ogni qualvolta li ascolto, riescono misteriosamente ad  innalzare i miei pensieri, i miei desideri e le mie ambizioni ad un livello più elevato e più artistico, riescono a rendere il senso della vita più nitido e chiaro. Loro sono Hélène Grimaud, Radu LupuKhatia Buniatishvili e Martha Argerich per citarne alcuni.

Infine, sono per me di ispirazione molti artisti attuali che si rifanno a diversi generi musicali che hanno il dono di creare musica senza schemi, senza inibizioni o preconcetti, scevri da tradizionalismi. Sono in grado di creare produzioni musicali domestiche in modo del tutto alternativo. Ciò mi affascina molto.

Il Maestro Nicolò De Maria in concerto

Adesso vorremmo chiederLe qualcosa sul brano che ha ideato ed interpretato per AIRNO… Wind in The Soul… potrebbe “raccontarcelo”?

“Wind in The Soul” è un brano che ho composto pensando ad un mio caro amico d’infanzia che ha lottato per molto tempo contro un tumore, senza mai perdere l’entusiasmo, la fede, la speranza della guarigione. Adesso, grazie alla sua forza di volontà e alla professionalità dei medici che lo hanno curato, è incredibilmente tornato al 99% delle capacità fisiche. Lotta ogni giorno col sorriso in viso per riprendersi quell’1% rimasto e sta per sposare la donna che gli è stata vicino in questo combattimento. Questo brano è dedicato a lui.

Pensa che la musica possa aiutare pazienti e famiglie a reagire con forza alla malattia?

Si. Penso che la musica possa essere in grado di motivare i pazienti a combattere nonostante le grandi difficoltà.

Cosa potrebbe fare AIRNO per includere la musica nelle forme di sostegno al malato neuro-oncologico che intende offrire?

Consiglio di dar loro la possibilità di ascoltare più spesso della buona musica durante la degenza, che rilassi e dia speranza. Sarebbe stupendo, inoltre, se i pazienti avessero un momento per incontrarsi ed eseguire della musica d’insieme. Seguiti da un maestro appassionato potrebbero imparare a suonare uno strumento musicale e suonarlo in un ensemble di compagni di viaggio.

Ed ora… vorremmo tornare a chiederLe qualcosa di personale… VuoLe provare a disegnarci il futuro che sogna per Lei e per la Sua famiglia?

Volendo rimanere in tema, alla mia famiglia auguro di continuare a viverla artisticamente. La frenesia, il lavoro, lo studio e le difficoltà quotidiane ci strappano la bellezza di ogni giorno. L’arte, sia essa visiva o fatta di suoni, ci aiuta a fermarci un attimo e godere di questa grande bellezza. Non è necessario essere artisti per professione o musicisti provetti, l’importante è dedicarcisi. Ad esempio, è bello entrare in una casa dove è presente uno strumento musicale che ogni tanto viene “strimpellato”, dove qualche parete è adornata da una tela dipinta in casa, dove oltre a generici ed eleganti soprammobili si distinguono anche oggetti fatti a mano. Credo che queste piccole bellezze artistiche innalzino il senso della nostra vita ad un livello superiore ed è quello che auguro alla mia famiglia.

Ci rivedremo prossimamente per continuare questa splendida collaborazione?

Sarebbe bello. Con molto piacere!

Grazie Maestro… La salutiamo allora con un semplice… Arrivederci!!!

Guarda Wind in The Soul del Maestro Nicolò De Maria

Commenti

  1. Pier Paolo (Modifica)

    Complimenti Maestro per la Sua passione e grazie infinite per la splendido brano che ha composto ed interpretato per AIRNO.

  2. Rosaria (Modifica)

    Complimenti maestro per il tuo brano e per il tuo animo sensibile!

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