Un estratto dell’articolo “The gender influence in the era of COVID-19: an Italian Neurosurgical perspective” in corso di pubblicazione sulla rivista scientifica internazionale Journal of Neurosurgical Science.

Le donne rappresentano il pilastro della sanità. L’ospitalità è donna

Cosi commenta il 22 aprile Paolo Rumiz sul quotidiano “La Repubblica”.  Ancora una volta, le donne si sono distinte in una difficile battaglia che ha sconvolto il destino socioeconomico e sanitario globale, affrontando a testa alta numerosi rischi e pericoli, proprio quelli che hanno accompagnato in questi mesi la sfida contro il COVID-19.

Dal febbraio 2020 l’Italia è divenuta, suo malgrado, protagonista di una massiva epidemia causata dal Coronavirus 2019 (SARS-COV-2 o COVID-19). Ad oggi, il numero totale di pazienti risultati positivi al COVID-19 è 3.081.68, facendo dell’Italia il quattordicesimo Paese al mondo per numero di casi confermati. Dei 100.000 morti di COVID-19 in Italia, il 60,9 % sono stati uomini, mentre il restante 39,1% donne.

Il difficile periodo imposto dalla pandemia ha sortito effetti diversi nei due sessi, ponendoli di fronte a realtà e problemi di non facile realizzazione.

Associazioni mondiali come The Lancet Gender e COVID-19 Working Group, UN Women, UNFPA ed altre hanno posto l’attenzione sulla vulnerabilità del genere femminile, in diverse sfere: dalla salute all’economia, dalla sicurezza domestica alla protezione sociale. Secondo i recenti dati WHO, infatti, il 70 % degli operatori sanitari sono donne, non solo impegnate sul “fronte di guerra”, ma anche nella gestione domestica e familiare, gravata dal lockdown e dalla conseguente chiusura delle scuole.

In linea con i dati epidemiologici disponibili fino ad oggi, le donne presentano una minore predisposizione alle infezioni, associata a una maggiore resistenza ai sintomi della malattia. In questo scenario, le differenze del sistema immunitario tra i due sessi, associate alla discrepanza sessuale nell’espressione di ACE2 rappresentano le principali “armi biologiche” di protezione delle donne contro il COVID-19.

Tuttavia, una delle cose che sembra emergere con chiarezza e con “orgoglio”, è come l’universo femminile sia caratterizzato da una migliore attitudine ad offrire e reagire alla crisi, in termini di comportamenti e di capacità di “resilienza” di fronte alle difficoltà, continuando ad offrire uno sguardo positivo e una speranza di futuro.

Le parole del premio Nobel Rita Levi Montalcini sono lo specchio di quello che accade oggi come è accaduto in passato durante le precedenti epidemie:

Le donne hanno sempre dovuto combattere due volte. Hanno sempre portato due pesi, non uno, nella loro vita: il pubblico e il privato. Le donne sono la spina dorsale della società.

Autrici: Teresa Somma (Napoli), Ilaria Bove (Napoli), Karol Migliorati (Brescia), Tamara Ius (Udine)

Ombre Svelate ringrazia sentitamente le autrici di questo importante contributo e spera di poter continuare ad ospitare i loro articoli di interesse scientifico-divulgativo nei prossimi numeri della rivista.
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