Sono un’anestesista che da molti anni lavora in stretta collaborazione con la Clinica Neurochirurgica e nel corso della propria attività ha partecipato a molte Awake Craniotomy.

Awake Craniotomy ai non addetti ai lavori non dice niente, ma per chi, come noi, conosce tale procedura, sa che questa definizione nasconde un mondo intero.

Il mio incontro con essa risale a molti anni fa. Quando i neurochirurghi me la proposero fui estremamente perplessa sia per le mie scarse capacità gestionali, sia come anestesista alle prime armi. Mi turbava anche la fattibilità della stessa da parte del paziente. Da allora molto è cambiato, la tecnica chirurgica, la durata dell’intervento e le mie capacità ad affrontarla. Ogni Awake Craniotomy è diversa, non c’è un intervento che assomigli a un altro. Perché

Perché ogni persona è unica e affronta la difficoltà, la paura, l’ansia in modo diverso.

Mi chiedo spesso quale sia il momento critico della procedura e credo di averlo individuato nel primo incontro con il paziente. In questi primi attimi si deve instaurare il rapporto di fiducia e di stima reciproca, necessarie per percorrere una strada insidiosa verso l’intervento. Non è possibile piacere a tutti (e personalmente non lo trovo normale) e viceversa non tutti ci possono piacere.

Quindi come è possibile sviluppare empatia con una persona che non conosciamo, che può non piacerci? Bella domanda… Vorrei avere una risposta intelligente e rassicurante… Per me, persona estremamente “ epidermica”, ogni volta è una sfida. Trovarsi di fronte ad una persona con il proprio vissuto personale, in un momento drammatico della vita e dirgli:

“Salve, sono la sua anestesista, non si preoccupi, io sarò sempre vicino a lei qualsiasi cosa succederà”

e il paziente pensa:

“Ma tu chi sei ? Cosa ne sai della mia vita, non mi conosci neanche. E vorresti diventare la mia migliore amica che sa tutto, capisce tutto di me in pochi minuti?”

Io non potrò mai diventare la migliore amica dei pazienti, ma mi basta la loro fiducia per il tempo necessario per fare insieme un buon intervento. Permettetemi di fare l’egoista per una volta, ma anche io sono un essere umano prima di essere un medico anestesista e non tutti mi piacciono, mi sono simpatici, anche io arrivo in ospedale con i miei problemi personali , ma davanti al paziente cerco di metterli in un angolino: “non è sempre facile“.

Awake Craniotomy è una procedura chirurgica affascinante che richiede impegno da parte di tutti e, soprattutto, impegno da parte del paziente. Impegno fisico, mentale ed emotivo per affrontarla e per dare fiducia all’equipe.

Vi chiedo fiducia, io sarò davvero sempre vicina a voi, se non come amica del cuore, come una persona cara.

Ombre Svelate desidera ringraziare la Dr.ssa Trapelli Vittorina per la Sua grande professionalità ed encomiabile attenzione verso le esigenze del malato.

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