Olivia, la mia gatta, mi sveglia sempre ad un orario variabile fra le 4.00 e le 4.45 di mattina. Vuole mangiare! Lo ammetto: qualche volta mi scoccia; soprattutto quando non ho passato una notte meravigliosa o sono nel periodo di immuno-chemioterapia. L’idea di dover assecondare i desideri egoistici di una gatta che a definirla “strunz” Le fai un complimento, mi innervosisce assai.

Ricordo che quando decisi di adottare un gatto, dei quattro micetti, un maschio e tre femmine, che mi fecero vedere, Lei mi strappò il cuore. Sembrava quella più acciaccata, quella del “non arriva al Tg della notte”. Si era accoccolata sul mio braccio, come se cercasse tutto l’amore possibile. La padrona stessa si sorprese della mia scelta e il veterinario si rifiutò di metterle l’antiparassitario: sarebbe stato troppo forte per un esserino così.

Una settimana Le ci volle per ambientarsi e impossessarsi pienamente del mio cuore e della mia casa, lasciando segni indelebili di graffi e morsi sulle mie mani e le mie gambe, manco fossi un’autolesionista… Mi sono ritrovata a giustificarmi con chi mi guardava strano…

L’ho viziata all’esagerazione: tiragraffi (bravissima ad usarlo fin da subito), cibo costosissimo perché intollerante al pollo, sopralzo per portarla all’altezza giusta dell’ingresso in lettiera. A parte graffi e morsi, coi quali, dopo 5 anni, devo ancora convivere, ha fatto sua  e rovinato una sola poltrona… Qualche filo tirato del divano, piante mangiate, forse perché aveva voglia di vedere il veterinario, pelo ovunque, ma la casa è a posto.

Si dice che gli animali percepiscano i dolori o le gioie del loro “umano” … Olivia no! Apparentemente per Lei l’importante è mangiare, rompere le scatole, se non è considerata come è nelle sue esigenze, e dormire, TANTO!

Ma… il mattino presto, dopo la mia e la sua colazione, sdraiate sul divano, con Lei accoccolata sulla mia pancia a fare le fusa, resta il momento migliore della mia giornata. È il suo modo di farmi sentire amata, di farmi sentire la sua famiglia, di ringraziarmi ed io, lo ammetto, La adoro!

Lei mi distrae da ciò che non va, concentra le mie attenzioni su di sé e mi fa RIDERE.

“Chi potrebbe pensare che non ci sia un’anima dietro quegli occhi lucenti?” (T. Gautier)

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