Personalmente ho cominciato ancora a marzo a chiedere alla mia radio-oncologa se mi fosse possibile fare il vaccino, nonostante la cura immunologica. La risposta è sempre stata”Attendiamo ancora un attimo“. La cura immunologica è fondamentale per la mia sopravvivenza e la dottoressa, vista la sua esperienza “non fantastica” con il richiamo del vaccino, non voleva rischiare che il tutto compromettesse l’efficacia della cura.

Questo, per sottolineare che, aldilà delle persone che non intendono fare il vaccino perché impaurite dallo stesso, ci sono individui, pazienti oncologici o di altra natura che, causa forze maggiori, non possono permettersi di sottoporsi ad esso, comunque non nello stato attuale delle cose.

Il Green Pass ha introdotto nuove problematiche. Non si tratta di volere andare in un ristorante, al cinema, a teatro o ad un concerto (amo la musica, per me fra le più elevate forme d’arte, ma in questo senso ho già avuto)…

È soprattutto una questione di rispetto nei confronti di se stessi e delle persone con cui ci si confronta…

oppure perché giusto 5 minuti fa, all’ingresso all’ospedale, me lo hanno chiesto!? Ecco! Venire in ospedale per me È una necessità ed è stato uno dei primi motivi per cui ho chiesto alla dottoressa se potevo permettermi il vaccino ora.

Quindi…

Il richiamo l’ho fatto il 31 agosto. Ho prestato attenzione che le date coincidessero con i giorni della settimana/settimane di sospensione della cura. Qualche effetto collaterale, sì: un po’ di mal di testa, prurito agli occhi da circa due settimane, un po’ di indolenzimento al braccio e altrove, ma nulla in confronto agli effetti collaterali che si sopportano con le cure… e al richiamo ci sono andata che stavo già poco bene di mio. Forse è che, quando già ti porti sul (e nel) capo una spada di Damocle non voluta, tutto il resto va in secondo piano?!

Non critico le persone che temono di sottoporsi al vaccino. Riesco comunque a comprenderle, nella speranza che loro stesse comprendano le limitazioni ulteriori che avranno nel loro vivere quotidiano.

 Magari, in altra condizione, mi sarei detta pure io “E se poi la sfortuna capita a me?” 

Chi non tollero, ma questo indipendentemente dal “vaccino”, è chi vede ovunque un complotto… e mi fermo qui!

“Dove men si sa, più si sospetta” – (Niccolò Machiavelli)

PS: nella frenesia di mostrare il Green Pass, HO MOSTRATO QUELLO DI MIO PADRE  😊

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